Questo il personale che volontariamente si reca in Bangladesh.
- Maurizio CasiraghiChirurgoDal 1991
Maurizio Casiraghi
Ha iniziato in bangladesh nel 1991 ed è l’indiscusso fondatore delle nostre missioni. Nella sua carriera è stato oltre che in Bangladesh, 3 volte in Togo, 3 in Benin, 5 in Zambia, , 4 mesi in Sudan Darfour, in Ruanda e in Burundi.
E’ iniziata così…
nel 1991 sono andato a trovare un amico Missionario Carlo Buzzi a bograa in bangladesh, abbiamo fatto un tour del paese al nord e poi siamo finiti a djinaspur dove c'e' un ospedale del P.I.M.E , il Sant Vincent. Li mi sono organizzato a far qualche lavoretto promettendo che sarei tornato l'anno successivo con materiale chirurgico e cosi' e' cominciata l’avventura con il Bangladesh…. Non sto a raccontare i problemi, ad esempio l’anestesia fatta da suor Ottilia con garza sul viso e etere direttamente dalla bottiglietta! Allora son andato ad imparare a far spinali e ti puoi immaginare con la testa del chirurgo…. sicuramente c'era gia' la mano di Maria Bambina che proteggeva!
Nel 1996 pero' erano sorti dei problemi con i medici locali… dicevano che andavo li' a fare soldi e non essendo coperto dai permessi ho dovuto interrompere.
Era il mese di dicembre ed ero a dhak, il giorno dopo sarei ripartito per l’Italia. Ero ospite del P.I.M.E ed alla sera arrivo' un certo padre Alfonso Oprandi che mi manifesto' l'intenzione di creare un gruppo di chirurgia generale oltre alla pediatrica gia' esistente a Khulna, ho accettato e dopo................
- Annalisa BeniniAnestesista rianimatoreDal 1999
Bruxelles marzo 1998, in un pomeriggio di pioggia ero scappata da una sessione di un famoso congresso internazionale per andare a cercare la sede di medecins sans frontieres. Colta in fragrante da una collega di Milano, Luisa Caspani, le racconto cosa stavo cercando e perché e lei mi risponde “se vuoi io devo fare una squadra per andare in Bangladesh…. Ti ricontatto quando sarà il momento ma non ti prometto niente”. Dopo 8 mesi Luisa mi chiama e mi chiede se sono ancora intenzionata ad investire un mese di ferie per lavorare in un paese lontano, noto solo per alluvioni e traghetti che affondano… “Si” e qualche tempo dopo ci ritroviamo in un ristorante bengalese in 6: Luisa, Maurizio, Andrea, Annalisa, Cinzia e Francesca… siamo partiti il 6 febbraio 1999 e poi… non sono più riuscita a smettere! Ricordo che il primo biglietto aereo me lo regalò mia madre.
La prima cosa che ricordo del Bangladesh è l’odore acre e intensissimo che mi ha avvolto quando si è aperto lo sportello dell’aereo… quello che al momento mi sembrava insopportabile, al ritorno, dopo un mese, lo ricercavo annusando la valigia vuota… ora lo riscopro ogni anno e mi piace sempre.
- Andrea FavaraChirurgo
La mia attività in Bangladesh e' iniziata sotto la guida e grazie ad
un chirurgo esperto, il Dottor Maurizio Casiraghi che aveva già
maturato una lunga e ricca esperienza negli anni precedenti e col quale
ho condiviso tante esperienze uniche ed indimeticabili in giro per il
mondo.Un vero maestro ed amico .
Da tanti anni è un appuntamento fisso che prevede un soggiorno in un
ospedale gestito dai Missionari Saveriani.
Un’equipe completa costituita da due o tre chirurghi, due o tre
anestesisti ed un gruppo di infermiere professionali e strumentiste
parte con tutto il necessario e per un mese svolge un'attività
intensiva di chirurgia di elezione.
Nel corso degli anni, si è formato un gruppo solido e motivato in
continua evoluzione costituito da professionisti competenti e dedicati
che crede e permette ogni anno di essere presenti.
La domanda locale è altissima perchè il Bangladesh è il paese del mondo
con la maggiore densità di popolazione e con una assistenza sanitaria
locale estremamente carente. In questa sede gli interventi prevalenti
riguardano la chirurgia tiroidea e gli interventi di cosiddetta routine
(colecistectomie, mastectomie,isterectomie,ernioplastiche inguinali)
che in quella realtà però diventano problemi enormi per i pazienti,
soprattutto donne e bambini.
Tutti coloro che partecipano a queste attività utilizzano le ferie
delle loro abituali sedi di lavoro e pagano personalmente le spese di
viaggio.
E' molto difficile spiegare le motivazioni ed esprimere le emozioni che
portano ad una scelta di questo tipo, soprattutto per dei chirurghi,
più portati per abitudine al fare che al dire, tuttavia la sensazione
comune che provano le persone che svolgono queste attività è la
difficoltà a smettere dopo aver provato una volta.
Le parole di uno dei Missionari ascoltati durante uno dei soggiorni,
interpretabili personalmente da ogni lettore, mi sembrano il modo
migliore per concludere questa breve presentazione invitando chi fosse
eventualmente interessato ad avere maggiori dettagli o a collaborare in
qualche modo, prestando la propria opera o economicamente a
contattarci: "Alla fine della vita, l’importante è avere amato." - Fabio SangalliAnestesista rianimatoreTry to add some panel text for this employee ;)
- Andrea PortaChirurgoTry to add some panel text for this employee ;)
- Marcello GuaglioChirurgoTry to add some panel text for this employee ;)
- Stefano ZacconeChirurgo2014 - 2015Try to add some panel text for this employee ;)
- Marta CanesiInfermiera
Cambiando cambiando prospettive
cerco di capire il verso giusto,
il giusto slancio per ripartire.
(Fabi, Gazzè, Silvestri - Life is sweet)Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un’altra. (Magris)
- Paola TagliabueAnestesista rianimatoreDal 2009
- Luisa CaspaniAnestesista Rianimatore
Luisa Caspani è un membro storico dell'equipe. Socio fondatore di ANANDA è l'anestesista che ha iniziato nel 1996 con Casiraghi.
- Fabrizia MauriAnestesista rianimatoreDal 2012Try to add some panel text for this employee ;)
- Marianna DenovaChirurgoTry to add some panel text for this employee ;)